LUNGI DA ME n.1

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É con orgoglio che presentiamo la nuova fatica di Edizioni Fuoco Su Carta: esce il numero UNO di Lungi Da Me, fanzine libera e accidentalmente punk. 131 pagine di articoli, fumetti, racconti, poesie, autoproduzioni, storie. Schegge di vita raccolte con cura.

«Questa pagina, infatti, è il tentativo di viaggio di tanti me; nel momento in cui sono stati scritti non mi appartenevano più, nel momento in cui partono sono già lontani da me… Rivogliamo i due pescatori – la cultura dominante dell’individualismo e della chiusura non fa solo vittime uccidendo e affamando per lo sfruttamento delle risorse, ma miete anche intorno a noi un esercito di altri tipi di vittime: vittime del sentirsi in una prigione anche quando si è a piede libero Il Signor Mazzo – una vita sprecata per godere della mia villa e adesso mi accorgo che è stato tutto tempo perso, ho buttato via 40 anni per un preservativo tra i miei pomodori Anno Zero – quindi ora abbiamo una mente ed un diario. Sembrerebbe un equipaggiamento più da poeta che da contadino, ma fidatevi, funzionerà Quale domani, quale futuro? – come un termometro guasto, che rimane fisso all’ultima temperatura, un orologio senza batterie all’ultimo secondo segnato Flux of Dogs – tramite il punk feci il vuoto dentro di me, creando spazio e possibilità d’azione per poter continuare a ‘costruire’ i miei sogni Non chiederai scusa – In te abitano le stesse potenze oscure che abitano la terra. Accoglile, rivendicale e questo è ciò che farai da oggi con superba dignità Da 1916 a 2016 – Nella mia testa baluginavano, oltre agli psicofarmaci, una meteora di immagini e ricordi, e ho cominciato nuovamente a mettere sullo stesso piano il reale e l’immaginario Apatia – le caviglie si storcono, le ginocchia si sbucciano, le mani si graffiano, non è altro che un pezzo di carne buttato nel mondo Ricette dal Caos – abbiamo modificato il tempo, per avere la libertà di comprare fragole a capodanno e merendine impacchettate! Un colpo di sterzo al palo tredici – Io non credo che sia il destino a regalarci queste sciagure. Io credo che sia questa società, questo ordinamento di cose che prevede lo sfruttamento di un uomo per farne arricchire un altro, che ci condanna ad una vita di miseria e tribolazioni La proprietà dei nostri corpi – l’atteggiamento paternalista delle persone che sostengono che le donne siano sempre vittime e gli uomini sempre carnefici non è realistico e mina la libertà di tutt* Forse oggi sarei vivo – oppure era destino che non dovessi subire altre umiliazioni Fuori dal coro dei migliori – hanno insegnato a un’intera generazione che è giusto solo vincere, essere i migliori a ogni costo e pisciare sulle teste di tutti gli altri (ovviamente chiedendo prima il permesso) Pensieri un po’ Beat – non mi sentivo piú un burattino di questa macchina infernale che è la societá, il grande Moloch! Cosa farai, pazzo, senza il tuo vino in mano? – Si, io sono un vecchio pazzo ubriaco, io rido di tutti voi e rido anche di me, sciagurato, perché sono solo a vedere la nudità del mondo e non mi è rimasta nemmeno la bottiglia in mano A Massi – e mi fece un broncio di noia e mi chiese se almeno mi andava di tirare un pò di eroina con lui. Sai, come si offre una sigaretta Fiori di stoffa e oro di plastica – a sei anni dalla prima volta, Mosca continua ad essere, ai nostri occhi, spietatamente grande, volgarmente mastodontica».

Cosa centra questo con una fanzine punk? Non ne ho idea!

Ancora una volta abbiamo scelto l’offerta libera come metodo di scambio. Perchè ci fa strano dare un valore in moneta ad una cosa così importante per noi, perchè vogliamo mettere di fronte a questa perplessità chi si trova la fanzine tra le mani, perchè la sfida del numero zero è stata colta e supportata alla grande da molte più individualità di quelle che ci aspettavamo.

Se volete organizzare una presentazione, distribuire o ordinare anche solo una copia scrivete alla mail: nuclearchaos@autoproduzioni.net . Vorremmo, col tempo, creare una rete di distribuzione in tutta Italia, prevalendo infoshop, posti occupati, luoghi autogestiti, distribuzioni e librerie indipendenti e biblioteche libertarie. Chiunque volesse aiutarci in questa direzione è il benvenuto. Chiudiamo ricordando che da OGGI si comincia a raccogliere materiale per il numero DUE. Vi aspettiamo!

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Informazioni su INTOTHEBABOBAB

"Cronistoria di un baobab cresciuto nel cemento" Siamo tre sbombardati come voi, capitati per caso in questi opachi anni zero come voi. Con l'urgenza di essere un ordigno, una piccola esplosione di rumore e parole in mezzo a questo buio post-DEMENcratico, post-punk, post-cyber, post-futuro... Post-tutto, ma alla fine niente. Oh baby, sapessi com'è divertente inventarsi ogni giorno qualcosa per passare il tempo quando non hai nessuna prospettiva davanti! Un vero spasso...
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