E’ morta Margaret Thatcher e gran parte dei giornalisti italiani e non hanno dedicato alla Lady di Ferro la prima pagina con titoli a caratteri cubitali del tipo “La donna che ci vorrebbe ora in Europa”. Bene, ricordiamo un attimo chi era politicamente e umanamente Maggie (1925d.k.-2013d.K.), cosa ha fatto in Inghilterra come premier, e quali ricette sociali ha lasciato in eredita nella nostra Europa decadente. In un’Inghilterra di povertà, recessione, conti pubblici sballati e questioni scottanti come quella Irlandese, il governo Thatcher decise di sistemare le cose e ristabilire l’ordine seminando in profondità il liberismo sfrenato ed il controllo repressivo che ci accompagnano ancora oggi: fece a pezzi i sindacati, aumentò la tassazione ai ceti meno abbienti, diede il via libero ad una brutale repressione poliziesca contro i minatori in sciopero e contro la minaccia dell’IRA, distrusse lo stato sociale e i servizi pubblici. Si guadagnò il soprannome di “ladra di latte” per via di un decreto che tagliava la distribuzione gratuita del latte nelle scuole pubbliche dell’infanzia…tutto questo senza mai ascoltare le parti sociali e la protesta che montava ovunque in tutto il paese, dritta senza mai battere ciglio, mai un ripensamento…questa l’origine del suo nomignolo “lady di ferro”. Con le scelte politiche del suo primo governo la popolarità di Maggie era caduta in un baratro fatto di povertà e dissenso, ma riuscì a riguadagnare terreno ed ottenere il secondo mandato usando la leva più bieca: quella della guerra e del fanatismo nazionalista che riesce a generare negli imbecilli. Quando la sinistra laburista inglese si accorse di come cavalcare la tigre della guerra alle isola Falkland aveva giovato elettoralmente a quella stronza, ecco che anche da quella parte furono abbandonate le lotte pacifiste e anti-nucleari. Fu questo lo scenario, furono queste le motivazioni per cui esplose la “bomba” dell’anarco-pacifismo in Inghilterra, e poi nel resto del mondo. Una bomba che però, nonostante gli sforzi, evidentemente mancò gran parte dei suoi obiettivi…non per mancanza di capacità delle persone che lottavano contro tutto questo, ma semplicemente perchè questi obiettivi erano, e sono, enormi. La Thatcher ha lasciato un testamento che oggi si manifesta nelle politiche di austerity senza se e senza me, quelle che vanno a incidere sulla carne viva della gente, senza guardare in faccia le sue vittime. La Thatcher ha sdoganato la formula della repressione poliziesca basata sul metodo di etichettare la protesta sociale come “terrorismo”. Insomma…non possiamo dire che Maggie ci manca, ma il suo modello governativo è pressapoco quello che oggi domina l’Europa, e quindi, in qualche modo, è come se la vecchia fosse ancora qui con noi.
Per rendere meglio il clima di quegli anni trascriviamo stralci di un’ intervista del 1983, pubblicata su Maximum Rock’n’Roll, ad un componente dei Crass, il gruppo che senza alcun dubbio si oppose maggiormente e con più forza al governo Thatcher e alla sua guerra.
Cosa è cambiato tra quello che facevate anni fa e il tipo di informazioni che diffondete oggi?
Non è cambiato molto, solo che la situazione attuale è più grave, soprattutto dal punto di vista sociale.
Perchè è così grave?
Credo che la società si sia trasformando in qualcosa di più chiuso e rigido, pericoloso, razzista, sessista, classista e nazionalista. Non ti sembra preoccupante?
Credete di aver fatto tutto il possibile?
No, non è mai abbastanza, perchè fino a tre settimane fa pensavo ci fossero degli argomenti forti per un’attività riformista. A partire dagli anni ’50 ha iniziato a circolare un ottimismo giustificato, che riconosceva l’esistenza di tendenze riformiste nel nostro paese, che ci avrebbero portato verso una società più libera. Se la Thatcher fosse arrivata al potere grazie a una minoranza ristretta, si potrebbe continuare a pensarla così, ma dal momento che ha vinto le elezioni con una maggioranza schiacciante, quell’idea non è più valida. Per questo motivo, prima delle elezioni pensavo che il nostro impatto sociale fosse enorme, ma ora mi devo ricredere e pensare che non è stato sufficiente, che non stiamo colpendo nei posti giusti.
Appoggiate forse un eventuale cambiamento attraverso il sistema dei partiti?
Assolutamente no. Quello che intendo dire è che poteva avere senso appoggiare una tendenza di tipo riformista fino a qualche settimana fa. Quel che è certo è che prima della Falkland si respirava un clima pacifista e progressista, ma la guerra ha colpito così duramente il movimento, da farlo retrocedere di una decina d’anni. E’ per questo che prima della guerra il partito socialista e il labour hanno cavalcato il movimento anti-nucleare, perchè si erano resi conto che il pacifismo era molto forte. lo hanno fatto anche negli anni ’60 arrivando al governo con le loro belle promesse. Nel programma promettevano di smantellare gli armamenti nucleari presenti nel paese, mentre noi ci chiedevamo se fosse il caso di appoggiarli. La risposta fu no, perchè pesammo che avrebbero fatto quello che poi è avvenuto, ovvero dimenticarsene dopo essersi resi conto che la questione non attirava più voti.
Le cose che state facendo ora sono intrise di satira pesante, pensavo voleste commentare questa svolta. Vi state divertendo?
Se qualche cambiamento c’è stato è avvenuto con Christ-The Album, siamo diventati schifosamente autocompiacenti. Voglio dire, abbiamo rimixato alcune parti sei volte, significa che ci abbiamo messo sei giorni di lavoro. Tutto l’album è stato mixato tre volte e poi rimixato altre tre. Cazzo, stavamo diventando i Pink Floyd del mondo punk…tutto questo è successo prima della guerra delle Falkland, perchè allora pensavamo di avere il tempo di fare un buon album, ben rifinito, un’opera d’arte. Stavamo lavorando alla grafica e al libretto, ed è scoppiata la guerra: ci siamo ritrovati d’improvviso con questo stupido disco del cazzo senza un cazzo di commento sulla guerra intrapresa dal nostro paese. Allora avremmo dovuto invece pubblicare Yes Sir, I Will. Adesso non ci facciamo più sorprendere. Fanculo la qualità della registrazione, fanculo la produzione! Che le parole vengano fuori velocemente. Questo è ciò che conta davvero. Il nostro singolo non è un’evoluzione o una nuova prospettiva, è la nostra risposta ufficiale. E’ satira. E’ offensiva, proprio come si deve essere offensivi nei confronti di tutta la merda che ci circonda. E’ la nostra risposta ed è così schiettamente e stupidamente maleducata che ci sta dentro tutta la nostra rabbia. Spero proprio che reagiscano, che ci denuncino e ci portino in tribunale, così tutta la merda che ci tirano addosso gliela ributteremo indietro. E ci sarà la possibilità di fermarsi un attimo per capire cosa fare. Tipo un piano per riuscire a cancellare la signora Thatcher dalla faccia della terra, o qualcosa di simile. Potrebbe essere questa la nostra direzione, potremmo essere costretti ad abbassare i toni. Potremmo anche riuscire a trovare un’altra maniera di relazionarci con lei, ma non c’è maniera di relazionarsi con una simile…quindi col cazzo che abbasseremo i toni. E’ un pò come quando si è a scuola, con un’insegnante che ti ha preso di mira e tutto quello che ti resta da fare è essere così maleducato e offensivo con lei da farti cacciare fuori dall’aula, invece che stare lì buono buono per poi fare il cattivo alle sue spalle. Ecco mi sento di essere maleducato e offensivo…mi sento a mio agio. L’unica cosa che ci interessa è fomentare azioni che avrebbero potuto impedire di arrivare in questa situazione. Vogliamo che tutti si mettono a ridere quando la Thatcher inizia a parlare. Non saprebbe più cosa fare…ma so bene che non succederà, quindi dobbiamo inventarci qualcos’altro. In questi sette anni il nostro messaggio è stato questo: o si inizia a prendere sul serio quello che si sta facendo e lo si capisce fino in fondo, o ci sarà un bagno di sangue, che potrebbe iniziare anche quest’anno e continuare finchè non ci sarà una qualche forma di uguaglianza tra le persone.