Storie di ordinario fascismo casalingo

2012 dopo kristo/ora di cena/casa di una famiglia media italiana

“..bzzz…clic!..bzzz..

e allora signora
Paola, cosa facciamo? L’accendiamo questa risposta?..click!..bz
zz”
“Ah! ecco lascia qui che c’è il Tg!”
“bzz….Manuela Arcuri dice di no al Presidente: eroina della sinistra o ingrata verso un uomo che l’ha fatta lavorare? ..bzzz.
ma ora passiamo a una notizia allarmante: oggi c’è stata una rivolta in un Centro di Identificazione ed Espulsione di Torino..un gruppo di anarchici ha tirato palline da tennis dentro il C.I.E. di Torino, dentro le palline vi erano bigliettini che incitavano gli immigrati irregolari alla rivolta, come è succeso ieri a Lampedusa. Poco dopo i clandestini destinati al rimpatrio hanno devastato e poi bruciato il centro d’accoglienza…tafferugli e cariche della polizia..bzzz..e ora calcio…click!”
“Ma guarda t’è questi! Gli si accoglie e ti bruciano tutto…e adesso basta però! Allora ha ragione vostro padre che questi a calci in culo li dobbiamo mandare a casa!”
“Ma che cazzo dici ma’? Guarda che questi sono in carcere senza aver fatto niente!”
“..si si Umberto, quando sei piccolo ancora..vai pure a farti fare il lavaggio del cervello dai centri sociali! lì si che li vogliono…te credo, li vogliono perchè vi portano la droga eh! e intanto mamma e papà pagano le tasse anche per loro!”
Il babbo, l’uomo di casa, acconsente all’intervento con un rutto gusto pollo e peperoni.
“eh ascolta tu madre Umbè! e non ce rompe i cojoni con ste stronzate da coccolanegri che qua non c’è più lavoro e tu che sei giovane dovresti essere il primo a preoccuparti!..magna và, finche ce n’è da magnà, che si raffredda!..e almeno a cena non mettiamo a litigare, fammi un pò sentire la tivvì in pace che mi sono spaccato la schiena tutto il giorno.”
“bzz…e domani come ogni anno il Giorno della Memoria, prevista nella programmazionedi rete approfondimenti sulla Shoa e i campi di concentramento…in tutte le scuole sarà…bzzzzbzzz……”
1935 dopo Kristo/ora di cena/casa di una famiglia media italiana
“Silenzio ragazzi che ci sono le notizie alla radio!”
“bzzzz….zzzzz….da oggi vietate le attività commerciali per le famiglie di razza ebrea, vietato l’ingresso in luoghi e mezzi pubblici..bzzz..bzzz”
“mamma, perchè è vietato l’ingresso agli ebrei?”
“..non saprei di preciso Umberto, chiedilo al tuo papà”
Il babbo, l’uomo di casa, acconsente all’intervento con un rutto gusto pollo e peperoni.
“ah ah, Umbertino mio, perchè a casa nostra facciamo come ci pare. L’Italia è degli italiani, non degli ebrei. Tu dovrai lavorare per l’Italia, non loro al posto tuo!..adesso mangia che si raffredda e fammi ascoltare la radio, sù da bravo…”
bzzzz….bzzzz…
“ecco lascia qua che questa canzone mi piace! ogni volta che la sento mi piace come la prima volta…là là là…na na na..”
“bzbzbzbzzzzz…..bzzzzzzzz”

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"Cronistoria di un baobab cresciuto nel cemento" Siamo tre sbombardati come voi, capitati per caso in questi opachi anni zero come voi. Con l'urgenza di essere un ordigno, una piccola esplosione di rumore e parole in mezzo a questo buio post-DEMENcratico, post-punk, post-cyber, post-futuro... Post-tutto, ma alla fine niente. Oh baby, sapessi com'è divertente inventarsi ogni giorno qualcosa per passare il tempo quando non hai nessuna prospettiva davanti! Un vero spasso...
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