INTOTHEBAOBAB LOVE XM24

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Petizione:

Con una variante al progetto approvato nell’ambito del Laboratorio di Urbanistica partecipata Ex Mercato (2005-2008) l’amministrazione comunale ha previsto la demolizione di oltre un terzo della superficie complessiva dell’edificio che ospita le attivita’ dello spazio pubblico autogestito Xm24, nonche’ la cancellazione della “piazza pubblica” che ospita, tra le molte altre cose, ogni giovedi’ il Mercato contadino biologico.

Una maxirotonda non prevista dal progetto originario verra’ costruita all’incrocio tra via Fioravanti e via Gobetti senza che nessun comunicato ufficiale lo abbia reso noto. Una decisione presa tra le mura dei palazzi istituzionali si candida cosi’ a vanificare gli esiti di un processo partecipativo che ha coinvolto centinaia di abitanti della Bolognina, associazioni e spazi sociali.

Nel frattempo sembra che i costruttori riuniti nel Consorzio Mercato Navile non vogliano rinunciare a pochi metri di cantiere per consentire la creazione di una nuova “piazza pubblica” nell’area retrostante l’Xm24, con buona pace di Trilogia Navile che, per vendere i propri lussuosi appartamenti a cifre spropositate al metro quadro, demolirebbe piu’ che volentieri l’intera esperienza di uno spazio pubblico presente da dieci anni in quartiere.

Con questa petizione chiediamo all’amministrazione comunale di assumersi le proprie responsabilita’, individuando con l’assemblea di gestione dell’Xm24 le soluzioni piu’ idonee a salvaguardare la prosecuzione di tutte le attivita’ sociali e culturali che hanno sede nello spazio, compresa una “piazza pubblica” equivalente a quella dove fino a oggi si e’ svolto il Mercato contadino biologico.

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Nasce “LA MEDICINA E’ IL VELENO” – ((…prima fanzine di provincia atta a smontare questo mondo di merda..))

“La Medicina è il veleno” pare un titolo azzeccato, in linea con la guida illuminata dei banchieri che a suon di tasse e smantellamento dei diritti conquistati col sangue dal dopoguerra ad oggi stanno finalmente affossando l’illusione che l’umanità si possa affidare a rappresentanti , partitici & tecnici quanto stronzi & facce di merda. 

Così inizia il numero zero del nostro nuovo progetto: il primo bollettino locale, indirizzato verso la realtà di provincia, atto a smontare, distruggere e mandare in vacca il mondo così per come l’abbiamo conosciuto, e sostituirlo con qualcosa di decente. Una fanzine che non predica ai già convertiti, ma un germe che viene distribuito nei parchi, nei bar, nelle scuole di piccole realtà locali, lontane da idee libertarie ma potenzialmente fertili per accoglierle. E così, mentre su scala nazionale ci danno veleno chiamandolo medicina, noi  invece rispondiamo a livello locale spargendo il nostro veleno come cura: cura contro l’apatia, la noia, la tristezza, il sentirsi confusi e impotenti, sentimenti diffusi anche fuori dalla città più di quanto possa sembrare.

Questa piccola fanza, o bollettino che dir si voglia, risulterà quasi sicuramente “ingenuo” e un pò scontato per coloro che frequentano abitualmente i nostri spazi e che si prenderanno la briga di leggerlo, ma questo perchè verrà scritta, pensata e realizzata già dal primo numero ( dopo quello pilota scritto da Modi e distribuito solo a Medicina) da ragazzi della media di 16 anni che non hanno altro da fare che passare intere giornate tra un parco e un bar. Sarà collettiva quindi, al contrario di quello che è stato KAOS non ce ne occuperemo solo noi Intothebaobab, e sarà il primo passo verso un nuovo laboratorio, per la diffusione dell’autogestione, della musica antagonista non solo punk e per il libero sfogo dei pensieri che passano nella testa di gente annoiata mortalmente normalmente.

 

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CIABBIAMOLELLEPPI’!!!!!!!!!!

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Foto del mese – agosto 2012

Collettivo russo FEMEN risponde “da Dio” ai sempre più frequenti attacchi religiosi contro i movimenti libertari.

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La “RIVOLTA DELLA FIGA” nella Russia di Putin e dei preti

E’ incredibile come sia facile incrinare uno Stato ultra reazionario e le sue bigotte istituzioni religiose! C’è riuscito egregiamente un gruppo punk femminista, quelle che in Inghilterra si chiamavano riot grrrl, dal nome PussyRiot, appunto (anche in Italia tra l’altro c’era un omonimo gruppo con cui abbiamo anche suonato molto tempo fa). Nadia Tolokonnikova (22 anni), Maria Aljokhina(24) e Ekaterina Samukevitch (29) sono già in carcere dai primi di marzo per aver fatto un flash mob in una cattedrale di Mosca dove hanno cantato e ballato una “preghiera” anti-Putin, la condanna prevista è di 3 anni in galera! E sembra anche essergli andata bene perchè all’inizio l’accusa nel processo ne aveva chiesti addirittura 7! Vestite con passamontagna e vestiti sgargianti, più che Black Bloc, Colour Bloc!, le PussyRiot sono riuscite a creare indignazione diffusa che si aggiunge alle grandi manifestazioni antigovernative degli ultimi mesi contro l’impero poliziesco di Putin e per la medioevale ortodossia della chiesa..una cosa che ricorda il concerto sul Tamigi dei Pistols in occasione dei festeggiamenti alla Regina (solo che i Pistols avevano buoni avvocati)…incredibile, il capitalismo dell’est che esporta gas in tutta Europa non ha ancora un Potere dotato dei metodi repressivi moderni: uno Stato americano o europeo avrebbe sistemato la faccenda sfruttando la popolarità del gruppo, trasformando mediaticamente la rivendicazione coraggiosa delle ragazze in una pagliacciata, e facendo diventare le PussyRiot il fenomeno passeggero del momento trasformando l’atto politico di protesta in business, facendo sembrare Putin tanto libertario quanto liberale..il Patriarca religioso pretende dalla magistratura “una lezione per i giovani di oggi privi di ogni valore e rispetto”. E pensare che in Madre Russia dopa la rivoluzione d’ottobre si era diffusa la “Lega dei Senza Dio” che organizzava feste pagane anti-natale e anti-pasqua e andava in giro letteralmente a bruciare e far crollare le chiese. Solidarietà alle PussyRiot, speriamo nel rilascio anche se purtroppo sembra impossibile, e lunga vita al punk, soprattutto dove riesce ancora a dare fastidio per così poco!

Ecco il testo della “Preghiera punk”:

«Madre di Dio, Vergine, caccia via Putin! caccia Putin, caccia Putin! Sottana nera, spalline dorate. Tutti i parrocchiani strisciano inchinandosi. Il fantasma della libertà è nel cielo. Gli omosessuali vengono mandati in Siberia in catene. Il capo del Kgb è il più santo dei santi. Manda chi protesta in prigione. Per non addolorare il santo dei santi le donne devono partorire e amare. Spazzatura, spazzatura, spazzatura del Signore. Spazzatura, spazzatura, spazzatura del Signore. Madre di Dio, Vergine, diventa femminista. Diventa femminista, diventa femminista. Inni in chiesa per leader marci, una crociata di nere limousine. Il prete viene oggi nella tua scuola. Vai in classe, portagli il denaro. Il Patriarca crede in Putin. Quel cane dovrebbe piuttosto credere in Dio. La cintura della Vergine Maria non impedisce le manifestazioni. La Vergine Maria è con noi manifestanti. Madre di Dio, Vergine, caccia via Putin. Caccia via Putin! caccia via Putin!».

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Esplorando fuori dal punk: un racconto di mare, Goa e pace cosmica.

Perchè scrivo questa cosa che mi è successa sul blog degli intothebaobab? Cosa cazzo centra sta roba con gli intothebaobab? Nulla si, ma anche tutto, perchè i baobab non sono un gruppo composto da gente che suona, bensì i baobab sono gente suonata che compone un gruppo…ha un senso compiuto questa frase? credo di no, e ciò paradossalmente ne conferma il senso/nonsenso..comunque, non perdiamoci, vi racconto lo stesso questa storia di vita vissuta (male) sennò poi fra un mese me la scordo già: Un lunedì qualsiasi non so che fare, prendo la macchina, vado nel primo paese che mi capita nei paraggi (così, totalmente a cazzo di cane) ed entro nel primo pub che trovo aperto, solo e felicemente solitario come un cane. Sorrido alla barista: “White Russian, e quando il bicchiere è vuoto non ti fermare”…ohhh yeah. Al quinto ho finito i soldi e fatto amicizia  con la barista che comunque mi sponsorizza i giri plus finali durante la chiusura della baracca. Si parla un pò e poi arriva la strana proposta, con tanto d’occhiolino: “C’è una festa da qualche parte nelle Marche questo fine settima, se vuoi… tante donne bellissime, uomini bellissimi e bellissimi animali”. Wow. Come si può rifiutare detta così…considerando che vedo sempre brutti animali prendo la palla al balzo. Trattasi di festa Trance Goa nella spiaggia, inizio sabato pomeriggio, fine domenica sera…allora penso che Simmy da quando non suona più con noi è un frequentatore di queste situazioni e dato che gli ex componenti dei Baobab rimangono sempre dei Baobab per contratto decido di chiamarlo e andare con lui, con Enciu e si aggiunge anche Puglia, un nostro amico conoscitore della lingua della Sciabola. Diffido, (“di te diffido” come mi hanno insegnato i saggissimi Piscio Sangue), ma mi butto con entusiasmo (come mi hanno insegnato i Lemmings, altrettanto saggi animaletti suicidi). La Trance Goa è ciò che abbia mai visto di più lontano dal punk, la cosa più antitetica che si possa immaginare, la stessa differenza che passa da un calcio in culo ad un massaggio al culo -ma in tutti i casi il culo lo abbiamo mosso- Arriviamo dopo una ricerca inumana quando è già notte, troviamo il posto perchè dalla strada spicca in lontananza la punta di una tenda illuminata color viola evidenziatore. Entriamo in spiaggia seguendo i bassi, sono vestito in maniera ridicola con un maglione fatto a mano coloratissimo e stranissimo rubato dall’armadio di Cico, delle pantacalze da anfibio aderenti nere lucide squamate, e scarpette nere bucate di plastica, sembro un girino gigante vestito da cena Natale a casa di parenti fricchettoni..ma subito mi mette a mio agio una sorta di vulcano di energia con sembianze crust/freak spiccatamente di sesso femminile  con dread neri e vestiti laceri che mi corre incontro sorridendo e urlandomi a un palmo dal naso “NON E’ VERO CHE IL TEMPO PASSA VELOCISSIMO QUANDO CI SI DIVERTE!!???” Le rispondo quasi innamorato che è vero, che sono qua da 5 minuti ma mi sembrano solo 2…mi schiaffa un bacio e se ne và saltando a spargere  gioia di quà e di là…freneticamente, fino alla sera del giorno dopo! incredibile cartola. Sotto la tenda si accalcano come mi era stato detto bellissimi uomini, donne e animali, tra cui oltre ai cani anche una farfalla enorme e colorata che ti aspetteresti di vedere solo nella foresta pluviale, che vola intorno alle luci colorare, incantata dagli sgargianti tendaggi fluo che sembrano ragnatele. Poco a poco la spiaggia si riempie di gente che balla intorno alla tenda, si allontana, gira, ma poi torna nel punto centrale che sembra la base, l’albero madre, un alveare psicadelico che brullica di api che ogni tanto volano via per poi tornare. La musica trance goa è così: un ba-ku,ba-ku,ba-ku,ba-ku,ba-ku,ba-ku,ba-ku,ba-ku continuo, ossessivo su cui volano sopra effetti e suoni eterei, sintetizzatori che creano un vento leggero di frequenze avvolgenti. All’inizio sono un pò perplesso, ma tutti attorno a me si muovono in maniera così primordiale e naturale, anche solo sbattendo i piedi e rilassando i muscoli del corpo, che inizio a farlo anche io..poi un pò di grappa e di sostanze aiutano..fatto sta che dopo svariate ore di “movimento” capisco che questa non è musica, è un lungo rituale per arrivare letteralmente in uno stato di trance! E’ simile ma contraria al punk questa storia: anziche “chaos, non musica!” questo è “armonia, non musica!”..wow, mi faccio prendere più di quanto immaginavo: tutti (sia che abbiano assunto sostenze, sia che non l’abbiano fatto) sorridono, tutti rilassati, tutti estremamente amichevoli con chiunque, soprattutto con gli sconosciuti, una rissa sarebbe semplicemente I M PO S S I B I L E! Tra gente un pò strana come me e quelli che sembrano più fighetti nessun contrasto, ci si guarda si balla, ci si sorride. Dopo ore e ore che non riesco più a calcolare la situazione è quasi intima, non esiste più alcun tipo di tensione..nemmeno quella sessuale perchè tutti sono lì per creare energia intorno all’albero luminoso-sparasuoni-madre, ballando e creando una sorta di complicità, si cerca un’unione energetica, una piccola oasi di pace cosmica nel bel mezzo della meravigliosamente degradata cittadella di mare marchigiana, vicino alla ferrovia e ai palazzoni  popolari che collezionano crepe. Non ci proverei con nessuna qui anche se sono tutte una più bella e fascinosa dell’altra, non avrebbe senso…difficile da farlo credere scrivendo! ma stando lì lo avresti capito… la mia amica del pub è vestita solo con un costume che fascia il suo corpo esile e bellissimo, ai piedi porta dei sandaletti da bambina, lenti a contatto verdi chiarissime e sulle fronte una perla indiana argentata, sembra una fata e non la barista del solitario lunedì precedente. Il pub, la macchina, le strade notturne, la solitudine non esiste più, nella nuova dimensione siamo tornati animali puri, semplici come primitivi e umani come una futura illuminata generazione che viaggia libera nello spazio. Arriva il sole e ci accorgiamo del mare..non si può capire cosa vuol dire in quella situazione aver visto albeggiare dietro di noi, il cielo diventare azzuro e..il mare fino all’orizzonte! sembra quasi che il rito per un mondo migliore e di pace sia riuscito.. L’effetto è quello. incredibile, e compare anche la ferrovia dietro la tenda madre e i palazzi, il treno passa e tutti urlano e ballano più forte, senza pausa, senza pausa, mai mai mai mai mai, ancora ancora all’infinito e oltre. Noi api iniziamo ad esplorare la spiaggia, a bagnarci nel mare per poi tornare al centro e si scoprono i volti delle varie tribù: un gruppo di ragazze molto vicine a punk di strada, sedute su tappeti e teloni in mezzo a cani, con dreadlook lunghissimi, vestiti laceri, sandali, toppe e stencil sugli abiti scuri che rappresentano funghi, cieli nuvolosi, enormi anelle alle orecchie e al naso, piedi neri – poi sicuramente una mescolanza sessuale incredibile (tantissime coppie lesbiche e gay), ragazze bellissime vestite da fate e uomini che sembrano pirati- poi la fauna locale dei ragazzi drogati della provincia marchigiana, simpaticissimi..una balotta in particolare mi ricordava qualcosa di vicino ai romanzi di Irvine Welsh-c’è una capanna dove donne sorridenti e gentili vendono cibi vegetariani e succhi di frutta-banchetti pieni di cartine e cilum. Simmy si riposa su un lettino, Enciu è in relax totale, Puglia parla estremamente la lingua della sciabola e cerca costantemente di convincere qualcuno a procurargli birre e sostanze a non finire. Incontro anche punks e skins marchigiani conosciuti al tempo di alcune occupazioni locali (come quella di cui ho bellissimi ricordi del Cervello Occupato)…surreale vederci qui in mezzo a questa spiaggia: “Sci sci è il modi..Modi?? Oh ma che tu ci fai qui? Mavaiii, è il Modi!sci sci…” Grandi eh eh. Il rito continua fino a che il giorno non diventa nuovamente buio…inutile descrivere oltre, pur non essendo il mio ambiente ogni tanto cercherò di ripetere questa esperienza, è come una parentesi, un scrollarsi di dosso tutta la merda e farsi fare un massaggio. Un’esperienza che mi ricorda tantissimo il libro-saggio “T.A.Z” di Hakim Bey, una zona autonoma temporanea, una tribù che arriva, monta le sue tende, denuclearizza un’area e vi semina energia nuova, positiva e cosmica, poi sparisce. modi

La velocità e il feticismo della merce hanno creato una falsa unità culturale che tende a levare tutta la diversità e individualità culturale, cosicchè “un posto vale l’altro”. Questo paradosso crea zingari, viaggiatori psichici spinti dal desiderio o dalla curiosità, vagabondi non legati a nessun particolare tempo e luogo, in cerca di diversità e di avventura”                                                                      Hakim Bey

OZORA-GOA FESTIVAL

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Foto del mese/luglio 2012

D’ora in poi ogni mese su questo blog ci sarà un post con la foto più rappresentativa dell’umore (e degli umori)  di quel determinato periodo. Battezziamo questa nuova idea cretina con la foto vincitrice di questo luglio torrido e squattrinato in cui, nonostante abbiamo speso tutti i soldi per “Verdi acidi pensieri” (che uscirà a settembre), riesce a regalarci belle nottate come quella trascorsa in una casa di un tipo in culo ai lupi della provincia reggio-emiliana, tra freddo, sigilli, alcool, Lp & videocassette al piano superiore, Infamia HorrorVacui & Steno che fa i primi pezzi dei Nabat nella cantina al piano terra….qui Ernesto era bello allegro al piano superiore, in compagnia di una simpatica combricola punk/dark ad ammirare “Mamma ho perso l’uccello”.

Ernesto guarda “mamma ho perso l’uccello” a casa di Bork

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A GIUGNO CHE FANNO I BAOBAB? (sapere dove sono per evitarli meglio)

L’1 giugno abbiamo suonato al Kavarna di Cremona con tanti grupponi figherrimi (che potete leggere nel volantino soprastante) in occasione della prima edizione della manifestazione musicata “La terra crepa urlando”. Che dire? Tanta bella gente, tra cui nomi illustri come Nocciolino e/0 Roby Bleeding. Gabo, leader assoluto nella scelta della scaletta gruppi per estrazione. Il trio altamente inquinante Ale, Merlo, Kava che regala sempre tante emozioni meridionali al cuore di noi tutti. Il cantante dei Niet che si è rivelato essere un mastro pizzaiolo d’alta scuola. Ernesto che ormai non passa un giorno che non fa centro, Lara che posiziona pezzi di batteria. Tanta robba insomma..unica pecca: i cremonesi sono riusciti a organizzare due 2 giorni gli stessi due fottuti giorni dell’anno in due posti diversi! comunque tanto amore da ogni dove.

IL 23 SAREMO ALLO SPARTACO DI RAVENNA per raccogliere fondi, beni di prima necessita e vestiti per i terremotati del modenese. Data organizzata da Enrico degli Scorma e dai ragazzi dello Spartaco con cui ci scusiamo ancora: L’ultima volta che ci hanno chiamato anzichè suonare abbiamo tirato calci a un amplificatore e tirato giù qualche microfono…questa volta saremo più bravi!!!

Venerdì 29 torniamo all’officina Tsunami di Bologna, in via Larga, in occasione della  due giorni organizzata da Brendi (Grindblock records).

 Finiamo questo afoso e umido giugno con una vera chicca al gusto cacca: dopo 6 anni di esilio forzato torniamo a suonare in una piazza di paese a Medicina!!!! Precisamente nella frazione di Medicina che si chiama Villa Fontana! Da piccini eravamo sempre molesti e rompicazzo quindi evitavano la nostra partecipazione a eventi del genere come si sta lontano dai lebbrosi. Il grande ritorno a suonare nei posti meno panc del pianeta avverrà il 30 giugno ( dalle 18 di pomeriggio fino a mezzanotte…ma anche oltre) a Villa fontana durante la festa paesana “La notte si tinge di colore”, organizzata dall’artista matucchino Femo e dai genitori di ragazzini molesti del paese! ci saranno un fottio di gruppi tutti uno diverso dall’altro, piadine, vecchi, bambini, teatranti, ubriachi, gente che mangia il gelato…e speriamo vengano anche i PUNK! per far vedere alle nostre genti che esistono davvero! Da quelle parti pensano ci sia stato solo Sid Vicius negli anni ’70 e poi Modi…

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Dall’Emilia Romagna terremotata un sonoro FANCULO!

Al disastro si aggiunge il grottesco. Scosse continue di terremoti vicino a casa nostra sono già costate 16 vite e il numero sembra destinato ad aumentare. Soprattutto operai che mentre lavoravano sono stati schiacciato sotto i capannoni delle loro aziende. Capannoni costruiti male per risparmiare, operai mandati al lavoro anche dopo le scosse per guadagnare. Il presidente della repubblica dei banchieri Napolitano ha detto che nonostante tutta la sua tristezza per l’accaduto ci sarà lo stesso la parata militare italiana già in programma. La sfilata di soldati e mezzi di morte garanti della pace sarà dedicata agli operai morti. I soldi spesi per la parata non saranno utilizzati per aiutare le loro famiglie, ma avranno una dedica…saranno contenti gli operai sottopagati costretti a lavorare anche durante i terremoti da lassù, dal paradiso di Cristo/Patria/Famiglia, contenti di aver dedicati i festeggiamenti di guerra proprio mentre lo Stato sta acquistando droni americani per l’esercito, quando ogni giorno piagnucola in televisione la mancanza di fondi per far mangiare i loro compagni operai licenziati, esiliati, esodati. Il Presidente Napolitano trova tutto questo molto triste, ma THE SHOW MUST GO ON. Questo mondo grottesco creato da loro, per loro, in funzione di loro, DEVE crollare come hanno fatto quei capannoni.

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