BAOBAB Opuscolerie

Come “band” staremo fermi per un pò, non si sa esattamente quanto, forse fino a settembre, o forse anche oltre, o forse capiterà qualche concertino sporadico in questo periodo…non si sa, comunque ciò è dovuto a vari impegni e viaggi che ognuno di noi farà con altri gruppi. Fatto sta che non suonando è partito un altro progetto non legato al fare rumore, ma allo scrivere! La creazione di fanzine, da tempo assopita e bloccata (un pò perchè ci siamo concentrati su altro un pò perchè non ne avevamo mezza…) è riesplosa inaspettatamente in questa piovosa primavera vissuta nella disoccupazione ormai cronica.

windsor-1972-itE siamo orgogliontosissimi di annunciare che la prima uscita di Baobab Opuscolerie è un racconto del 1983 di Penny Rimbaud, ex batterista dei Crass, intitolato “L’ultimo degli hippies”. E’ la storia vista con gli occhi dei Crass della fine del loro amico Wally Hope, e con lui di metaforicamente di tutta quella generazione hippy che credeva che per ottenere la pace nel mondo bastasse essere in pace con sè stessi. Questa testimonianza, intensa, dolce e rabbiosa allo stesso tempo, racconta di cosa è successo ad una persona vitale, che credeva nell’amore, nell’anarchia e nella pace, che aveva avuto l’idea di  ridare alla gente le pietre magiche di Stonehenge, e di organizzarci attorno un grande free festival. Come dopo quel sogno di libertà il grigiore del mondo si sia preso l’anima ed il corpo martoriato di Wally “Speranza”: con la violenza della polizia, dei manicomi, nell’intolleranza tra le sottoculture e nell’indifferenza della gente, è naufragato il sogno di conquistare la pace con la pace. Questa testimonianza diretta dell’epoca svela il significato dello slogan crassiano “Fight war, not wars” tanto da farlo capire in maniera quasi empatica…”L’ultimo degli hippies” spiega lo stato d’animo che portò i Crass a diventare ad essere da hippies dei punk; un cambiamento che considera i movimenti di contestazione come un  “metodo”, mentre gli obiettivi rimangono gli stessi: uguaglianza, anarchia, pace. A noi sembra importante diffonderlo, e per questo lo facciamo al di fuori delle librerie, e a offerta libera.

Informazioni su INTOTHEBABOBAB

"Cronistoria di un baobab cresciuto nel cemento" Siamo tre sbombardati come voi, capitati per caso in questi opachi anni zero come voi. Con l'urgenza di essere un ordigno, una piccola esplosione di rumore e parole in mezzo a questo buio post-DEMENcratico, post-punk, post-cyber, post-futuro... Post-tutto, ma alla fine niente. Oh baby, sapessi com'è divertente inventarsi ogni giorno qualcosa per passare il tempo quando non hai nessuna prospettiva davanti! Un vero spasso...
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Una risposta a BAOBAB Opuscolerie

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