La due giorni Itali(A)liena è partita 6 anni fa dalla prima cosa che abbiamo fatto come gruppo, ancora prima del nostro primo disco: una compilation con gruppi da tutta Italia. Insieme al Collettivo Malasorte e a XM24 (e quest’anno anche a parte della “Bologna Punx”) è poi diventata una festa, un appuntamento che è arrivato al suo quinto anno, forse l’ultimo! Un ciclo di cui siamo molto orgogliosi, ma che forse si può dire concluso…o si può trasformare, o evolvere, vedremo cosa succederà. Quest’anno, nonostante pareri discordanti, ma del tutto legittimi, dei vari componenti di Malasorte, io (Modi) credo che questa sia stata una delle edizioni più belle. Tutte e due le giornate sono state molto partecipate, un week end in cui è spuntato il sole e c’è stata la festa, dopo settimane di pioggia e notizie terribili riguardo suicidi, depressione, minacce nucleari…ci voleva un’altra festa. Il Bologna Brucia è stato intenso, ma ancora non bastava! Non tutti, purtroppo, si sono presi bene, ma la stragrande maggioranza di chi ha partecipato si. La commistione di generi che abbiamo tentato quest’anno ha messo nello stesso punto spazio-temporale persone diverse, cosa che a creato inevitabilmente qualche incomprensione e tensione, ma che non è mai degenerata. Ha ampiamente prevalso la curiosità, la socialità e il divertimento. Tutti i gruppi invitati, anche quelli che conoscevamo personalmente meno, si sono rivelati composti da persone oneste, amichevoli e valide. Durante la festa, tra le due giornate, penso siano passate per l’XM24 quasi un migliaio di persone, chi più chi meno consapevole e attento alle tematiche che siamo soliti proporre, ma tutti presi bene dall’accoglienza, dai colori, dalla musica. Per quel che ci riguarda una ulteriore riconferma del fatto che “sottoculture unite” non è uno slogan creato per far cantare un coro sottopalco, ma una dichiarazione d’intenti, un progetto concreto da portare sempre più avanti, da spingere sempre più oltre con tutti gli sforzi che comporta.
Non li abbiamo ancora contati, ma i soldi ricavati dalla due giorni, esclusi quelli di rimborso ai gruppi e di spese per i volantini stampati e la cena, andranno a sfamare e curare un centinaio di gatti e cani randagi accolti in maniera no profit e volontaria da delle signore anziane di Medicina senza alcun tipo di aiuto da parte del Comune. Se si dovesse decidere di destinare parte del ricavato anche per altre cause queste scelte verranno riportate su questo blog, e probabilmente su quello del collettivo Malasorte.