Roma brucia! 15 ottobre 2011 : quello che ho visto

Essere il 15 ottobre a Roma è stato “necessario”, bellissimo, inquietante, e per me anche un pò amaro. Il tam tam di giornalisti, politici, opinionisti, nani & ballerine riempie già le pagine , i canali, la stampa e le teste della gente con il disgusto per quello che è successo. Quello che chiunque non fosse sprovveduto sapeva già che sarebbe successo…perchè quei “facinorosi” descritti come 4 gatti in croce, in realtà erano qualche migliaia e occupavano solo loro (o quasi) una piazza intera. Perchè il conflitto sociale cresce ovunque ed è inutile chiudersi gli occhi di fronte a questa realtà. Tutti si sono buttati a capofitto nel crocifiggere i giovani black bloc, nessuno neanche per un istante si è chiesto i motivi delle loro azioni, i motivi della loro rabbia. O forse tutti sanno benissimo quali sono, ma hanno dimostrato una volta in più di sbattersene altamente. Invocata per l’ennesima volta da tutte le voci autorevoli del nostro Paese mafioso la solita repressione. Giro di vite nei centri sociali, perquisizioni e arresti tra gli anarchici, leggi speciali.. Altra benzina su di un fuoco oltre che bruciare, sta già dimostrando di saper scottare.

Trovarsi lì in mezzo ha ben poco a che vedere con il “romanticismo” immaginifico della rivolta! La verità è che non si capisce un cazzo, i lacrimogeni bruciano gli occhi, si fa fatica a respirare, bisogna stare attenti a non essere messi sotto da una camionetta o dalla gente che corre piena di panico, che non ti esploda una bomba carta vicino, di non trovarsi troppo vicino ai carabinieri per non correre il rischio di prendere una pietrata in testa e viceversa, idranti che rincorrono la gente, grida, urla, spasmi, adrenalina a mille. E poi quando nel percorso si libera una via di fuga tornare verso la stazione camminando in uno scenario surreale: una improvvisa calma, una nube di fumo enorme che si alza in cielo da dietro un bellissimo palazzo romano, passi di fianco a macchine che stanno ancora lentamente bruciando, tenendoti per mano ad una amica ritrovata, come si farebbe durante una passeggiata estiva lungo un fiume. Non ci sono più cartelli stradali in giro, tutti staccati per distruggere le vetrine delle banche.Chiedi un’informazione a qualcuno per arrivare alla tua meta, lui si toglie il cappuccio, sanguina sull’arcata del sopracciglio. Ti da gentilmente le indicazioni.

Di quello che è successo non voglio fare un racconto chiaro perchè non rispecchierebbe per niente quello che è successo. Mentre corri, mentre cerchi di stare il più attento possibile, perchè da un secondo all’altro la temperatura del corteo si alza e si abbassa; tutto si riduce a scene, come flash. Sensazioni immediate, veloci, crude. Le mie su quello che ho visto sono le seguenti:

– piazza della Repubblica gremita di gente, un corteo che sembra non finire mai, un fracco di bandiere rosse. Gente di tutti i tipi, tutte le età. Cori ovunque, clima gioioso, rilassato. Aspetto seduto con qualche punk su una gradinata l’inizio del corteo. Mi godo il momento, perchè so che il clima cambierà.

-Parte il corteo, mi infilo tra milioni di persone cercando di seguire i volti che conosco. Li perdo quasi subito. Resto dietro ad un gruppo di punk di Roma, vestiti di nero, con una bandiera bianca con scritto “IL PADRONE E’ MORTO”. Per il momento stiamo vicino ad un carro che spara musica di merda e vende birre.

-Il lontananza la prima fumana di una machina in fiamme, ragazzi vestiti in nero si fanno largo tra la gente per corrervi incontro. Il corteo che si spezza nei punti dove le macchine bruciano.

– Banche dalle vetrate distrutte, un distributore di benzina distrutto. La devastazione dei simboli del controllo sociale mi ha messo davvero gioia! Proseguo.

-Bombe carta risuonano nei cassonetti, spunta il “blocco nero”, in massa, agile. Il corteo è spezzato, chi è davanti prosegue, chi è dietro si ferma. Una finestra di una caserma rotta, inserita una bomba, il fuoco che divampa altissimo! Brucia la caserma. Pompieri con le sirene, arrivano in cielo gli elicotteri che riprendono. Tantissima gente che alza diti tesi verso chi li sta riprendendo.

– L’incrocio per arrivare in piazza S.Giovanni. Poliziotti caricano, pietre e lacrimogeni a non finire. Il blocco nero carica. Caos! Una signora sulla cinquantina ha una girandola in mano, attaccato al manico della girandola colorata c’è un cartellino con scritto “sono così indignata”. Si sta cagando addosso, tutti scappano e rischia di cadere. Urlo alla gente di stare calma, non avere paura, non correre. Dico alla signora che i ragazzi non vogliono fare male a lei, di stare tranquilla e di sedersi.

-Piazza San Giovanni: una camionetta impazzita fa un carosello in mezzo a gente, per un pelo non mi investe. Pietre, lacrimogeni, idranti. Cariche, ritirate seguite da attacchi, fumo. Occhi in fiamme, il rimbombo delle bombe carta ovunque a frequenza regolare di ogni 10 secondi.

-un venditore di magliette del Che che scappa con la sua merce.

– via di fuga dalle cariche in via Tasso. Ambulanze a iosa, camionette sfrecciano pericolose e impazzite. Tanti, tanti, tanti, tanti ragazzi ovunque. limoni, Maalox, cambio.

– La gente con cui ero all’inizio se l’è svignata lasciandomi in mezzo a una città militarizzata di cui non conosco la geografia…penso che anche una rivoluzione con questi presupposti non cambierebbe poi troppo le cose in meglio. Subito dopo penso che è una mia menata mentale, mando a cagare la cosa e vado per la mia strada. Fortunatamente incontro un’amica.

– Strade distrutte, fumo, gente che torna a casa. Nei volti di alcuni di loro c’è delusione, ma nessuna sorpresa. Davvero, nessuna sorpresa in realtà.

Modi

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"Cronistoria di un baobab cresciuto nel cemento" Siamo tre sbombardati come voi, capitati per caso in questi opachi anni zero come voi. Con l'urgenza di essere un ordigno, una piccola esplosione di rumore e parole in mezzo a questo buio post-DEMENcratico, post-punk, post-cyber, post-futuro... Post-tutto, ma alla fine niente. Oh baby, sapessi com'è divertente inventarsi ogni giorno qualcosa per passare il tempo quando non hai nessuna prospettiva davanti! Un vero spasso...
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3 risposte a Roma brucia! 15 ottobre 2011 : quello che ho visto

  1. Generator scrive:

    Great! thanks for the share!

  2. INTOTHEBABOBAB scrive:

    Beh eh stata veramente una giornata assurda a ripensarci oggi, ma per certi versi anche bellissima. Con quella marea di persone vederci sarebbe stato veramente un caso, ma se ci sei ci vediamo il 12 a Firenze! a presto. modi

  3. Katriina scrive:

    Porcaputtana Modi, bell’intervento. Ho saputo che c’eri (per la cronaca, son la Giada di Firenze) a Roma, ma non ti ho beccato, in effetti non avrei saputo definire meglio le sensazioni provate durante il corteo…
    (ah, ho trovato sta pagina mentre cercavo roba per il flyer del 12 novembre!ahah)

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